giovedì, aprile 26, 2007

Eduard Zeller

Eduard Zeller (Kleinbottwar, Germania, 22 gennaio 1814 - Stoccarda, 19 marzo 1908) è uno storico della filosofia greca.

Biografia

Studiò nel Seminario di teologia di Maulbronn e poi nelle Università di Tubinga e di Berlino.

Nel 1840 insegnò a Tubinga, nel 1847 a Berna, nel 1849 a Morburg, dal 1862 a Heidelberg, dal 1872 a Berlino e infine, dal 1895, a Stoccarda. È autore di una fondamentale opera storiografica, La filosofia dei greci nel suo sviluppo storico (1844-1891), tradotta in italiano e aggiornata da Rodolfo Mondolfo.

mercoledì, aprile 25, 2007

La liberazione...

L'anniversario della liberazione è un giorno, spesso considerato festa nazionale, che segna la liberazione di un luogo, simile a un giorno dell'indipendenza. La liberazione può ricordare la data di una rivoluzione, come a Cuba, o la fine di un'occupazione militare da parte di un altro stato, differendo dall'indipendenza perché non vi è la secessione da altri stati.
Nel corso della seconda guerra mondiale, la Resistenza italiana (chiamata anche Resistenza partigiana o più semplicemente Resistenza) sorse dall'impegno comune di individui, partiti e movimenti che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la conseguente invasione dell'Italia da parte della Germania nazista, si opposero - militarmente o anche solo politicamente - agli occupanti e alla Repubblica Sociale Italiana, fondata da Benito Mussolini sul territorio controllato dalle truppe germaniche.
Il movimento resistenziale - inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazista - fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici). I partiti animatori della Resistenza, riuniti nel CLN, avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.
L'Assemblea costituente, eletta nel 1946 contestualmente allo svolgimento del referendum istituzionale, fu in massima parte composta da esponenti dei partiti del CLN che, in tale veste, elaborarono la Costituzione della Repubblica Italiana, ispirata ai principi della democrazia e dell'antifascismo



Alla Resistenza presero parte gruppi organizzati e spontanei di diverse estrazioni politiche, uniti nel comune intento di opporsi militarmente e politicamente al governo della Repubblica Sociale Italiana (RSI) e degli occupanti nazisti tedeschi. Ne scaturì la "guerra partigiana", conclusasi il 25 aprile 1945, quando l'insurrezione armata proclamata dal Comitato di liberazione nazionale per l'Alta Italia (CLNAI) consentì di prendere il controllo di quasi tutte le città del nord del paese. Era l'ultima parte di territorio ancora occupata dalle truppe tedesche in ritirata verso la Germania e soggetta all'azione repressiva delle formazioni repubblichine della Repubblica Sociale Italiana cui il movimento partigiano opponeva la propria resistenza. La resa incondizionata dell'esercito tedesco si ebbe il 29 aprile.
Per estensione, viene da taluni chiamato "Resistenza" anche il periodo che va dagli anni trenta (in cui presero vita i primi movimenti) alla fine della guerra, inglobando nel concetto di resistenza ogni forma di opposizione alla dittatura di Benito Mussolini. Si potrebbe affermare addirittura l'esistenza di un movimento resistenziale ante litteram consistente nell'opposizione anche armata all'ascesa del fascismo e alle violenze squadriste tentata negli anni venti in particolare dalle forze di sinistra (socialisti, comunisti, anarchici, sindacati).

Le opposizioni al regime

Partigiani in festa a Milano
Dopo l'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti (1924) e la decisa assunzione di responsabilità da parte di Mussolini, l'Italia si incammina verso un regime dittatoriale. Il sempre maggiore controllo e le persecuzioni degli oppositori, a rischio di carcerazione e di confino, spinge l'opposizione ad organizzarsi in clandestinità in Italia e all'estero, creando una rudimentale rete di collegamenti e gettando le basi per una struttura operativa potenzialmente armabile.
Le attività clandestine tuttavia non producono risultati di rilievo, restando frammentate in piccoli gruppi non coordinati, incapaci di attaccare o almeno di minacciare il regime se si esclude qualche attentato realizzato in particolare dagli anarchici. La loro attività si limitava al versante ideologico: era copiosa la produzione di scritti, in particolare tra la comunità degli esuli antifascisti, che però di rado raggiungevano le masse. Le uniche forze che mantengono una pur labile struttura clandestina in patria sono quelle legate ai comunisti.
Solo la guerra, e in particolare lo sfascio dello Stato innescato dai fatti dell'estate del 1943, offre ai clandestini l'occasione di entrare in contatto (magari immediato) fra loro, in ciò aiutati talvolta dalle forze angloamericane che ne compresero la strategica importanza per le sorti del conflitto e che provvidero ad armarle e aiutarle anche per gli aspetti logistici. Gli esponenti della Resistenza comprendevano allora i militanti dei partiti di sinistra, i repubblicani e i popolari che erano stati perseguitati dal fascismo all'inizio degli anni venti e altre forze di carattere liberale che erano state defenestrate col consolidamento del regime dittatoriale.



Resa incondizionata
La resistenza italiana ebbe formalmente termine, come si è detto, il 29 aprile, con la resa incondizionata dell'esercito tedesco. Ma prima vi era stata la cattura e l'esecuzione di Benito Mussolini: il 27 aprile del 1945, il duce del fascismo, con la divisa di un soldato tedesco, fu catturato a Dongo, in prossimità del confine con la Svizzera, mentre tentava di espatriare assieme all'amante Claretta Petacci. Riconosciuto dai partigiani, fu fatto prigioniero e giustiziato il giorno successivo 28 aprile a Giulino di Mezzegra, sul lago di Como; il suo cadavere venne esposto impiccato a testa in giù, accanto a quelli della stessa Petacci e di altri gerarchi, in piazzale Loreto a Milano, ove fu lasciato alla disponibilità della folla. In quello stesso luogo otto mesi prima i nazifascisti avevano esposto, quale monito alla Resistenza italiana, i corpi di quindici partigiani uccisi.
Il 30 aprile 1945 il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia ebbe a commentare che "la fucilazione di Mussolini e dei suoi complici è la conclusione necessaria di una fase storica che lascia il nostro paese ancora coperto di macerie materiali e morali".
Il 2 maggio il generale inglese Alexander ordinò la smobilitazione delle forze partigiane, con la consegna delle armi. L'ordine venne in generale eseguito. Una parte delle forze partigiane fu arruolato nella "polizia ausiliaria" ad hoc costituita.
Le armi furono in gran parte consegnate. Esse vennero consegnate in tempi diversi nei vari luoghi in dipendenza dell'avanzata dell'esercito alleato e della liberazione progressiva del territorio nazionale e del conseguente passaggio di poteri al governo italiano.

[modifica] Alcune cifre sulla Resistenza
Secondo diverse fonti il numero di partigiani, partendo dalle poche migliaia dell'autunno del 1943, raggiunse alla fine della guerra una consistenza di circa 300.000 uomini. Molti studiosi pongono però dei dubbi sul reale numero di partigiani attivi alla fine della guerra, riportando cifre ben più modeste relative agli uomini e alle donne impegnati direttamente nella lotta armata, sostenendo che tra i circa 300.000 che si definiranno partigiani dopo il 25 aprile molti siano semplicemente simpatizzanti della resistenza che, pur non partecipando direttamente alle azioni partigiane, avevano fornito (rischiando comunque la vita) supporto e rifugio e che in alcuni casi vennero conteggiati tra i partigiani anche ex-fascisti ed ex-repubblichini saliti sul carro del vincitore grazie a conoscenze, alla corruzione o alla delazione di altri sostenitori della dittatura fascista o sostenitori della Repubblica Sociale Italiana (secondo le loro indicazioni non necessariamente veritiere).
Va ricordato poi che dopo il bando del febbraio 1944, che prevedeva la pena di morte per i renitenti alla leva e ai disertori, seguito nell'aprile dello stesso anno da un altro decreto che estendeva la pena di morte anche a chi aveva dato appoggio o rifugio alle brigate partigiane, e dopo diversi casi di arruolamenti forzati da parte di soldati della RSI, molti giovani preferirono cercare rifugio tra le formazioni partigiane rispetto al partire per una guerra che non condividevano (e che molti ritenevano ormai persa) o al rischiare di essere catturato e giustiziato in città insieme ai propri familiari colpevoli di avergli dato rifugio, pur non condividendo sempre gli orientamenti politici che animavano chi aveva dato vita a queste formazioni.
Alla lotta partigiana in Italia aderirono anche alcuni gruppi di disertori tedeschi, il cui numero è difficile da valutare in quanto, per evitare rappresaglie contro le loro famiglie residenti in Germania, usavano nomi fittizi e spesso venivano considerati dai loro reparti d'origine come dispersi e non disertori per una questione d'immagine.
tratto da wikipedia.org

martedì, aprile 24, 2007

PROGRAM LISTA

program lista;
type punta=^nodo;
nodo=record
inf:string;
q:punta
end;
var p0,p:punta;n,i:integer;ch:string;
begin {costruzione della lista}
p0:=nil;write('numero dei termini,"');readln(n)
for i :=1 to n do begin
new (p);
readln (ch);
p^.inf:=ch;
p^.q:=p0;
p0:=p;
end;
writeln; {stampa}
while p<>nil do begin
writeln(p^.inf);
p:=p^.q
end
end.

PARENTESI

program PARENTESI;
type PUNTA=^nodo;
nodo= record
inf:char;
Q:pUNTA
end;
var p0, p, r:PUNTA;
n,i:INTEGER;
ch:CHAR;
begin
{costruzione della lista}
p0:=nil;
repeat read(ch); case ch of
'(': begin {impila/PUSH}
new(p); p^.inf:=ch; p^.q:=p0; p0:=p
end;
'(': if p0<>nil then begin {estrai/POP}
p:=p0; p0:=p^.q; dispose(p)
end;
else exit
end; {case}
writeln; {stampa impilata della lista via via generata}
r:=p0;
while r<>nil do begin
write(r^.inf);
r:=r^.q
end;
until ch=chr(13); { }
writeln;
if p0=nil then write('OK!) else write('KO?');
end.

venerdì, aprile 20, 2007

NIL
= parola riservata che indica una costante con valore di puntatore che non punta a nulla

PROCEDURE INERENTI I PUNTATORI

Queste sono le procedure inerenti i puntatori:
-NEW = nuova area di memoria dell'heap dell'applicazione ad una var dinamica e ne memorizza l'indirizzo nella variabile puntatore;
-@ = la variabile puntatore nell'area di memoria contenente una var;
-PTR = punta la var puntatore ad uno specifico indirizzo di memoria.
Altre procedure: DISPOSE, FREEMEM(per sapere quanta memoria libera c'è ancora), GETMEM, MARK, REALEASE.

IL PUNTATORE

=STRUTTURA DINAMICA SEMPLICE
=variabile che contiene l'INDIRIZZO dell'area di memoria di un elemento.

Gli oggetti "puntati" sono CAMPI, il cui indirizzo si trova nel puntatore P(Q),vengono indicati con la seguente notazione: P^.inf.
mentre l'indirizzo dell'elemento successivo e quello di P è indirizzato da P^.Q
quindi:
PUNTATORE=STRUTTURA DI DATI CHE CI OFFRE LA MASSIMA LIBERTA' DI COSTRUZIONE

LA GITA.....

Wei...ieri siamo andati in gita a Milano per vedere la mostra di kandinskii e sull'astrattismo italiano...partiti da sondrio alle ore sette e mezza con il treno,siamo arrivati a milano alle ore 9 e mezza...subito siamo andati a mangiare perchè avevo una fame paurosa,e dopo la mostra siamo andati in giro da soli...va bè...abbastanza bella come gita...ma ce di meglio...ci sentiamo ...ciao....

giovedì, aprile 19, 2007

......RITORNO DALLA GITA.....

mercoledì, aprile 18, 2007

Qualche giorno fa con il prof abbiamo parlato di un linguaggio:linguaggio Globish....Questo termine è nato dalla fusione delle parole "Globe" ed "English", il Globish è una versione semplificata dell'Inglese che usa solo i termini e le frasi più comuni e semplici della lingua di Shakespeare. Viene usata da persone non inglesi di diversi paesi del mondo.

martedì, aprile 17, 2007

LE 5 PAROLE CHIAVE DELLA SCRITTURA...

Il prof ci ha detto le 5 parole chiave essenziali per la scrittura che sono:
1. MOLTEPLICITA'
2. VISIBILITA'
3. ESATTEZZA
4. RAPIDITA'
5. LEGGEREZZA

lunedì, aprile 16, 2007

Programma dei topi-gatti.tempo

Questo è il mio programma sui topi e sui gatti...

Programtopigatti;
var a,b,c,x,y,z,V:real;
begin
writeln('scrivi il primo parametro',a);
readln(a);
writeln('scrivi il secondo parametro',b);
readln(b);
writeln('scrivi il terzo parametro',c);
readln(c);
V:=a/(b*c);
writeln('scrivi il secondo valore del primo parametro',x);
readln(x);
writeln('scrivi il secondo valore del secondo parametro',y);
readln(y);
z:=V*y*x;
writeln('il risultato Š:',z);
readln(z);
end.

MISSIONE INTERNET SICURO,,,

Parte ufficialmente oggi "Missione Internet Sicuro!", l'innovativo progetto didattico dell'UNICEF Italia e di SicuramenteWeb..L'iniziativa ideata da Microsoft Italia per riaffermare l'impegno dell'azienda per un mondo digitale migliore - a sostegno della navigazione protetta dei minori sul web e della sicurezza informatica, realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato e la Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il patrocinio del Ministero per le Politiche della Famiglia..

domenica, aprile 15, 2007

............100° POST..........

sabato, aprile 14, 2007

Oggi 14 aprile...

Siamo nella prima ora delle 4 ore di informatica che ci spettano oggi...ci è giunta la notizia appena arrivati a scuola...manca il don bianchi e la prof Torre...va bè...giornata abbastanza leggera...

Yuri Gagarin

Nato a Gžatsk (un villaggio nell'Oblast' di Smolensk, nell'allora Unione Sovietica) il 9 marzo 1934 da padre falegname e madre contadina, cresce in una di quelle collettività aziendali che erano sorte in Russia sul finire della rivoluzione del 1917 e si distingue a scuola per spiccate capacità nelle materie scientifiche. Tuttavia, è costretto ad interrompere gli studi a causa dell'invasione tedesca (iniziata il 22 giugno 1941), per riprenderli dopo la guerra: frequenta la scuola tecnica di Saratov e consegue il diploma di metalmeccanico. È, appunto, durante i suoi studi che Gagarin inizia ad interessarsi al volo.Gagarin muore il 27 marzo 1968, sette anni dopo la sua grande impresa: diverse - e non sempre concordanti - sono le versioni dell'incidente nel quale perse la vita: quella ufficiale è che, mentre compie un volo sperimentale in compagnia di un altro pilota a bordo di un MiG-15, il suo caccia si schianta al suolo in seguito a un guasto; i piloti non avrebbero avuto il tempo di lanciarsi dal velivolo perché intenti a dirottare l'aereo per evitare che cadesse sopra a un centro abitato.
Sposato e padre di due bambine, al momento della morte Gagarin era in procinto di partire per una nuova missione nello spazio, ma lo storico volo del 1961 resterà il suo unico viaggio in orbita. Le sue ceneri riposano al Cremlino.

venerdì, aprile 13, 2007

Oggi venerdì 13...

Oggi giornata pesantuccia....prima ora suplenza con il prof cervatti..."che latte"...poi inglese,tecnica ed infine due ore di monari...nel pome ed. fisica e informatica,durante la quale abbiamo aggiornato i blog,fatto il programmino dei conigli e dei gatti e finito alcuni lavoretti....dopo scuola mi ha aspettato una bella "sparata" in moto Sondrio-Chiesa...va bè...ci sentiamo domani...ciaoooo

AUGUSTA ADA BYRON


Augusta Ada Byron (10 dicembre 1815 - 27 novembre 1852), figlia di Lord Byron e della matematica Annabella Milbanke, nacque a Londra il 10 dicembre 1815. Il padre abbandonò moglie e figlia pochi mesi dopo la sua nascita, e non le rivide mai più. Ada sposò William King, conte di Lovelace, nome con cui restò famosa.

Su iniziativa della madre, terrorizzata dall'idea che Ada potesse dedicarsi alla poesia come suo padre, venne educata all'età di 17 anni in matematica da Mary Somerville, che aveva tradotto in inglese i lavori di Pierre Simon Laplace e aveva scritto inoltre dei testi utilizzati a Cambridge. La Somerville incoraggiò Ada nel proseguire i suoi studi matematici e tentò inoltre di farle apprendere i principi fondamentali della matematica e della tecnologia ponendoli in un dimensione più vicina alla sfera filosofica e poetica. Augustus De Morgan, professore alla University of London, si occupò negli anni successivi di introdurre Ada a studi di livello più avanzato. Ada era anche dedita alla musica, in particolare amava suonare l'arpa.


Il 5 giugno 1833, ad un ricevimento tenuto dalla Somerville, Ada ebbe modo di incontrare Charles Babbage, all'epoca vedovo quarantunenne: Ada rimase affascinata dall'universalità delle idee di Babbage, e, interessatasi al suo lavoro, iniziò a studiare i metodi di calcolo realizzabili con la macchina alle differenze e la macchina analitica. Si occupò di tradurre e commentare in lingua inglese alcuni interessanti articoli dell'italiano Luigi Federico Menabrea sugli sviluppi della macchina proposta da Babbage. Con quest'ultimo Ada instaurò una corrispondenza, in cui egli la spinse ad aggiungere le sue note - assai più lunghe dello stesso articolo - e in cui i due si scambiarono idee e sogni sulle possibilità delle macchine analitiche.

Nel suo articolo, pubblicato nel 1843, la Byron descriveva tale macchina come uno strumento programmabile e, con incredibile lungimiranza, prefigurava il concetto di intelligenza artificiale, spingendosi ad affermare che la macchina analitica sarebbe stata cruciale per il futuro della scienza. Come in effetti si è poi verificato.

Ada inoltre corredò il proprio articolo con un esempio di quello che oggi viene unanimemente riconosciuto come il primo programma informatico della storia: un algoritmo per il calcolo dei numeri di Bernoulli, il maggiore dei due fratelli schierati con Leibniz nella disputa con Newton, che aveva infiammato di polemiche la nascita del calcolo infinitesimale un secolo e mezzo prima.

Il suo programma per la macchina, volto a calcolare i numeri di Bernoulli utilizzati per stilare tabelle numeriche, era di gran lunga più complesso di qualunque altro tentativo di Babbage, e giustifica pienamente il fatto che Ada sia una delle protagoniste più pittoresche della storia dell'informatica.

Successivamente, Lady Lovelace intraprese una corrispondenza anche con personaggi illustri come Michael Faraday e John Herschel. Morì il 27 novembre 1852, probabilmente per un tumore all'utero, e dietro sua richiesta venne sepolta accanto al padre.

Il linguaggio di programmazione Ada, promosso dal Dipartimento della Difesa degli USA, è stato così chiamato in suo onore

giovedì, aprile 12, 2007

Si ritornaaaaaaaaaa...

WEI....TUT A POST?PASSATE BENE LA VECANZE...?OGGI E' IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA DOPO LE VECANZE PASQUALI...AUGURO A TUTTI UNA BUONA RIPRESA SCOLASTICA DOPO LA BREVE PAUSA...CIAO...CI VEDIAMO...CIAO!!!

mercoledì, aprile 11, 2007

Oh che giornata...

Che giornata pallosa....tutto il giorno al lavoro...stamattina in piedi presto per aiutare la vecchia(mia mamma...)per fare i mestieri...e al pome invece sono andato da mio papà ad aiutarlo..va bè,l'ultimno giorno di "vacanza",l'ho passato così...ci sentiamo...ciao...

martedì, aprile 10, 2007

Oggi 10 aprile...



Che stanchezza....eh che caldo...oggi è stata una delle giornate più calde di quest'anno(....fino ad adesso....)....sono arrivato adesso a casa dopo una giornata passata a giocare a calcio.....ffff......stasera vado al cinema a vedere mr. bean's holidays....tanto per fare passare la serata.....ci sentiamo....ciao......

8-9 aprile...

Questi sono stati i giorni più belli della mia vita...sono stato al mare con il mio amore due giorni,48 ore assieme,mai un momento lontani.....mmmmmm.....GRAZIE....TI AMO TANTO...vorrei poterli rivivere.....GRAZIEEEEEEEEEEEE.......

sabato, aprile 07, 2007

L'UOVO PASQUALE TRA SIMBOLI E MITO

Il simbolo della Pasqua resta in assoluto l'uovo di cioccolato. In tutto il mondo vengono regalati nel giorno pasquale milioni di uova, per la gioia di grandi e piccini. Eppure questo simbolo che lega la ritualità della festa sacra a quella profana, ha origini molto antiche.
L'uovo, infatti, è stato da sempre l'emblema della vita. Già i filosofi dell'Antico Egitto lo consideravano il fulcro dei quattro elementi dell'universo.
Molti concordano sul fatto che tra i primi ad usare l’uovo come oggetto benaugurante sia stato il popolo persiano, che festeggiava l'arrivo della primavera con lo scambio di uova di gallina.
In Occidente questa usanza risale al 1176. Infatti, il capo dell'Abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, appena rientrato a Parigi dalla II crociata, prodotti delle sue terre, incluse una grande quantità di uova.
La tradizione di regalare uova è collegato al fatto che la Pasqua era in origine associata alla festa della primavera, dunque anche alla fecondità e al rifiorire della natura. L'uovo è appunto simbolo della vita che si rinnova ed auspicio di fecondità. Gli israeliti, ad esempio, usavano offrirlo in dono agli amici o lo regalavano a chi festeggiava il compleanno.
Persino in diverse tradizioni precristiane si prediligeva l'ipotesi che la vita nascesse dalla prima cellula originaria, cioè l'uovo. Per i cristiani acquista anche una simbologia particolare: l'uovo non solo è vita, ma rappresenta la rinascita della vita dopo la morte.
L'uovo, secondo la nostra tradizione, simboleggia la resurrezione e nei tempi che furono era simbolo di fertilità, "un dispensatore di energia, un dono gradito per gli dei", e veniva utilizzato anche per ornare le tombe dei morti. Durante il periodo quaresimale, momento di penitenza e riflessione, le uova erano assolutamente vietate. Pertanto, nel giorno della Santa Pasqua, si consumavano tutte quelle che si erano accumulate. Data l'enorme quantità, si utilizzavano anche per diversi giochi.
In principio, le uova si coloravano solo di rosso, il colore del sangue di Cristo, mentre in seguito sono state utilizzate le tonalità e le d
ecorazioni più disparate.


TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA!!!!
...Anche se in anticipo perchè domani parto per il mare e non avrò il tempo per farli....

mercoledì, aprile 04, 2007

Il primo giorno di vacanza...

AHHHHHHHH.......che bello..finalmente sono iniziate le vacanze di pasqua..non vedevo l'ora...così mi posso riposare bene bene...stamattina ho dormito un pò, però mi sono svegliato tutto intontito..non so perchè...va bè...oggi pome invece mi sono dato al lavoro...tutto il pome ad aiutare mio papà...ffffff......ho finito adesso...adesso vedo a fare la doccia e poi vado dal mio cugino un pò imb.....lle a mangiare poi torno a casa a guardare la splendida partita Roma-Manchester...vedremo...Ciao!!!!!!!!

martedì, aprile 03, 2007

Ultimo giorno...

********Oggi è stato l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di pasqua..per fortuna è stato leggero...due ore di mate,una di info,un'ora di interrogazione di italiano e l'ultima ora invece siamo andati a fare un giro con i prof visto che il tempo era caldo...oggi pome ho approfittato della bella giornata per andare in giro con la mia motorona....stasera invece andrò a sondrio con il mio amore per festeggiare i nostri 5 mesi e per stare un pò assieme...ci sentiamo...Ciao......********
....5 MESI...
.....AMORE TI AMO TANTO....

domenica, aprile 01, 2007

Le origini del pesce d'aprile...

Le origini di questa festa, che si tramanda da secoli in molti paesi del mondo, sono incerte.

Non si conosce esattamente il periodo in cui ebbe inizio, né per opera di chi. Gli studiosi di tradizioni popolari forniscono diverse versioni - basate più su congetture teoriche che su dati scientificamente provati - che avvolgono la nascita di questa tradizione in un alone di mistero.

L’ipotesi più accreditata negli ambienti accademici fa risalire l’origine del pesce d’aprile ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo aprile segnava l’inizio dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti.

Un’altra ipotesi, abbastanza diffusa, si rifà invece al rito pagano, legato all’antico calendario giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera. Terminato l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle e buffonerie.

Con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano feste di questo tipo furono sostituitefestività religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che toccò anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua. Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo.

Entrambe le ipotesi, comunque, confermano la matrice pagana e buffonesca della festa, che continua tutt’oggi, seppur con sfumature diverse, a restare viva in gran parte del mondo.

IL PRIMO D'APRILE...


Oggi è il primo d'aprile, o il giorno del pesce d'aprile...io ho già ricevuto uno scherzo e ci sono cascato in pieno...ehhhhhhhh.....spero di non riceverne altri...